La Cooperativa negli anni ha costantemente arricchito il proprio patrimonio immobiliare, dando soddisfazione al bisogno di casa dei propri Soci attraverso la nuova edificazione di stabili e l’acquisizione e ristrutturazione di altri; negli anni inoltre ha sempre curato le manutenzioni e le innovazioni migliorative dei propri stabili.
Nel 1930 la Cooperativa inizia la costruzione di un altro stabile su un terreno acquistato, è il palazzo di Via Benaco 34.
Composto di 5 piani fuori terra con distribuzione degli appartamenti “a ringhiera” consisteva in alloggi di due ampi locali , dotati di bagno interno, e acqua corrente interna, un vero lusso per l’epoca.
Ci racconta il Consigliere Osvaldo Griffini, Presidente della Cooperativa dal 1992 al 2012, che andò ad abitare in Via Benaco nel 1934: “avevo tre anni e arrivavo dalle case popolari di Via Pomposa n. 2. Abbiamo fatto il trasloco con un carrettino a mano. In Via Benaco siamo andati ad abitare al quarto piano del secondo stabile. I miei genitori erano molto felici, nonostante l’affitto fosse all’epoca superiore di un affitto medio, ma la casa era nuova, eravamo Soci di una Cooperativa e avevamo la sicurezza di non essere sfrattati dall’oggi al domani.
Mio padre era consigliere della Cooperativa , si portava a casa alla sera i libri verbali per aggiornarli e trascrivere in bella copia i vari verbali di consiglio. In casa non c’erano le comodità del giorno d’oggi: il riscaldamento era con una stufa parigina, prima a legna e poi a cherosene, ma il calore non era quello della stufa bensì quello che procuravamo noi perché eravamo felici in famiglia con mamma, papà e i miei due fratelli. E’ passato il tempo ed anche la guerra con i bombardamenti che ci hanno fortunatamente risparmiato. Mi sono sposato ed ho creato una famiglia, ma sono rimasto in Via Benaco 34, nel sopralzo costruito in un secondo tempo, dove vivo tutt’ora".
Nel 1933 viene effettuata la costruzione del secondo palazzo in Via Benaco 34. Con questo secondo corpo gli appartamenti totali divennero 43.
Ci racconta la Sig.ra Iris Germani, nipote di Germani Giuseppe, uno dei fondatori della Cooperativa La Solidarietà:
“I miei ricordi risalgono all’anno 1932, quando andai ad abitare nella nuova casa di Via Benaco 34, avevo 4 anni. Ancora la casa non era completamente finita e già stavano lavorando per le fondamenta del secondo palazzo. Intorno eravamo circondati da orti e prati! Finita la seconda casa vennero ad abitare nuove famiglie con tanti bambini e fra questi anche l’ attuale Consigliere Osvaldo Griffini. Subito diventammo amici, formammo una compagnia di ragazzi e ragazze, divertendoci giocando con poco nei due cortili e nessuno ci sgridava per i nostri schiamazzi! Qualche volta la portinaia, la Sig.ra Maria, ci rincorreva con la scopa per farci stare tranquilli, ma era tutta una finta! Ho passato tanti anni con gli amici, per me è un ricordo bellissimo anche per l’accordo che c’era fra tutte le nostre famiglie. La nostra spensieratezza finì all’inizio della guerra. Dopo tanti anni quando ci ritroviamo (quelli che sono rimasti) ricordiamo i bei momenti di gioventù".
Negli anni 1961-1962 il palazzo venne completamente ristrutturato e ampliato: fu costruito il pezzo di giunzione tra i due corpi di fabbrica esistenti ed il sopralzo di un piano, con la realizzazione di 8 nuovi appartamenti; in questo modo il complesso di Via Benaco 34 ebbe 51 appartamenti messi a disposizione per l’affitto ai propri Soci.
Durante questi lavori inoltre tutti gli appartamenti vennero dotati di riscaldamento centralizzato eliminando le vecchie stufe a carbone. Nel 1976 i palazzi di Via Benaco 34 furono sottoposti ad una ulteriore ristrutturazione, realizzando gli ascensori nei due corpi di fabbrica. Nel 1982 furono ristrutturate le facciate dotandole di un rivestimento in clinker. Alla fine degli anni ‘90 furono rinnovati i cortili interni con una pavimentazione in autobloccanti e la creazione di 12 posti auto da assegnare in affitto ai propri Soci.
Ci racconta Claudio Franceschini, attuale vice Presidente del C.d.A.:
”Io sono arrivato ad abitare in Via Benaco 34 nell’anno 1967 quando avevo 14 anni. Ricordo ancora l’emozione di allora di trovarmi in una casa dove c’erano due grandi stanze; una fungeva da cucina, salotto e quant’altro, l’altra era la camera da letto e poi c’era il bagno e tutta la casa finalmente aveva il riscaldamento con i caloriferi.
A me sembrava gia’ di essere piu’ ricco dei ragazzi ricchi; in questa casa poi abitavo al quinto piano, mentre da dove arrivavo abitavo al piano terra e per me poter vedere dall’ alto Milano e le montagne all’ orizzonte con il tramonto del sole, mi riempiva di gioia ogni sera.
Ricordo che non c’era l’ascensore e questo creava disagio per i residenti che abitavano i piani alti e cominciavano ad avere una certa eta; ma nel 1976, il Consiglio di Amministrazione, per la gioia di tutti deliberò la loro costruzione. La casa aveva il pregio di avere due bei cortili e si poteva giocare con gli amichetti, andare in bicicletta e poi era come una grande famiglia perche’ essendo una casa di ringhiera, ci si conosceva tutti, si poteva anche lasciare la porta di casa aperta; i problemi di ognuno erano quasi i problemi di tutti e ci si aiutava a vicenda.
Ero arrivato in Via Benaco poiche’ mio padre era diventato Socio della Cooperativa qualche anno prima ed era in lista di attesa per l’assegnazione di un alloggio che finalmente era arrivata.
Sono cosi’ cresciuto in Via Benaco fino al giorno in cui mi sono sposato nel 1979, e cioe’, per ben dodici anni".
E’ proprio in quegli anni che ho cominciato a conoscere la Cooperativa e chi la dirigeva; in quel periodo il Presidente era il Sig.Renato Besozzi ed il Vice Presidente il Sig. Osvaldo Griffini. Il cassiere era il Sig. Mario Cavallini, sempre preciso e puntuale nello svolgimento della sua attività. Proprio il Presidente un giorno mi chiese se volevo entrare a far parte del Consiglio della Cooperativa che aveva bisogno anche di forze giovani. Accettai la proposta anche perche’ in quel periodo stavo acquistando insieme a mia moglie un appartamento di costruzione della Cooperativa in Viale Bacchiglione 1 dove tutt’ora vivo con la mia famiglia. Nel 1982 divenni quindi vice cassiere affiancando il Sig. Cavallini.
Entrando a far parte della Cooperativa ho incominciato a conoscere il mondo cooperativo e mi rendevo anche conto che il problema della casa per molte persone era di importanza rilevante sia per la richiesta in affitto che per quella in acquisto.
Sono passati ormai trent’anni dal mio ingresso nel Consiglio della Cooperativa e dal 1992 ricopro la carica di Vice Presidente, mentre il Presidente attuale e’ il Sig. Giorgio Borghi. Certo oggi e’ molto piu’ difficile gestire una Cooperativa che non in quegli anni. Molte agevolazioni di cui godevano le Cooperative non ci sono piu’ e cosi’ e’ molto piu’ difficile costruire case a proprieta’ divisa cercando di restare al di sotto dei prezzi di mercato, come e’ altrettanto difficile mantenere bassi i canoni di godimento degli alloggi in affitto".
Lo stabile di Via Don Bosco, il primo ad essere acquistato dalla Cooperativa, fu sempre usato anche per le iniziative sociali della Cooperativa. Nel cortile retrostante c’era il gioco delle bocce, e venivano ospitate manifestazioni culturali e artistiche.
Il Palazzo però cominciava a risentire del passare del tempo e quindi fu completamente ristrutturato negli anni tra il 1980-1982. I lavori hanno anche portato ad un ampliamento dello stabile che ha aggiunto 6 appartamenti a quelli esistenti e creato dei locali ad uso ufficio della Cooperativa, ad una sistemazione del cortile eliminando il gioco delle bocce e al ripensamento di tutte le parti comuni, portando l’ingresso principale del complesso dov’è attualmente in Via Tagliamento 9.
L’attività della Cooperativa non si fermò ai palazzi esistenti; nel 1984 furono acquistati 9 appartamenti nel vicino stabile di Via Breno 2 e dopo averli ristrutturati furono assegnati in godimento ai propri Soci.
Nel 2000 fu acquisito il Circolo Matteotti, entrando in possesso dei locali situati nello stabile di P.zza S. Luigi 5. Questi locali furono radicalmente ristrutturati diventando l’attuale Sede di prestigio della Cooperativa La Solidarietà e delle Cooperative vicine.